Circa il 3% del nostro territorio è dismesso. La transizione energetica riqualifica le aree e le valorizza.
A cura di Pasquale Stumpo
[CEO di SYNIERGY]
LA SFIDA DI TUTTI.
Con il Green Deal europeo del Luglio 2021, tutti i 27 Stati membri hanno assunto l’impegno per far diventare l’UE il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050. Per raggiungere questo traguardo, gli Stati coinvolti si sono impegnati a ridurre le emissioni di CO2 di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.
Gli obiettivi vengono perseguiti con azioni coordinate che riguarderanno:
- Adeguamento delle infrastrutture;
- Sviluppo delle fonti rinnovabili;
- Efficienza energetica;
- Elettrificazione dei consumi finali;
- Adozione di accumuli e le necessarie riforme dei mercati.
Tutti siamo chiamati a contribuire a questa sfida e in particolar modo chi, come Syniergy ha fatto della sostenibilità integrata una mission aziendale.
Ciò che ci attende è una prova difficile, ma anche densa di opportunità per la crescita delle aziende italiane e dell’economia del Paese.
I temi dell’efficienza, dello sviluppo di fonti rinnovabili, dell’introduzione di vettori energetici alternativi al gas, acquistano un’urgenza e un significato particolari proprio in questi giorni. Infatti, gli eventi bellici hanno messo in evidenza tutta la fragilità dei nostri approvvigionamenti energetici.
IL POTENZIALE DI UN’AREA DISMESSA.
Le aree industriali dismesse occupano circa il 3% del territorio italiano e la Transizione può favorire una riqualificazione di questi siti che ormai rappresentano un onere, se non un pericolo, per i proprietari e per la popolazione. Spesso queste aree sono dotate di infrastrutture come connessioni elettriche e cabine gas che ne esaltano la vocazione energetica. Inoltre sono spesso poste in prossimità di centri fortemente urbanizzati e di arterie di traffico, che costituiscono dei potenziali mercati di riferimento.
Con solo il 15% di impianti fotovoltaici si raggiungerebbero gli obiettivi più sfidanti del PNRR e del PNIEC in termini di capacità rinnovabile installata.
Tutto questo, senza sottrarre il suolo alle attività agricole e la possibilità di attingere alla fast-track autorizzativa della PAS per gli impianti di potenza fino a 20 MW, prevista dal D.L. 31 maggio 2021, n.77 (cosiddetto “Decreto Semplificazioni Bis”), convertito in legge 29 luglio 2021, n. 108.
E se solo il 2% di questi impianti fotovoltaici alimentasse elettrolizzatori per la produzione di idrogeno “verde” sullo stesso sito industriale, si raggiungerebbe l’obiettivo di installare 1 GW di elettrolizzatori.